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PICARIELLO ARREDO DESIGN

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Bevande calde in sicurezza con i Dispenser Electrolux Professional

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Bevande calde e pronte in pochi secondi con i Dispenser Electrolux Professional. La gamma proposta dalla multinazionale svedese, leader nella produzione di elettrodomestici, prevede sette soluzioni di diverse dimensioni e tipologia di servizio offerto, in grado di andare incontro a tutte le esigenze del cliente, anche in termini di spazio.

Le macchine sono eleganti e facili da usare. Il pannello frontale retroilluminato facilita la visibilità e la selezione della bevanda prescelta. Il dispenser, inoltre, si adatta ad ogni tipo di ambiente e aggiunge valore a qualsiasi tipologia di attività. Leggeri, compatti, funzionali e perfettamente bilanciati, i dispenser Electrolux Professional sono maneggevoli e si puliscono molto rapidamente.

La qualità del prodotto erogato, a partire dalla cioccolata, diventata già un must in molti uffici e locali pubblici, è garantita da un marchio di grande prestigio. Lo stile dei dispenser, perfetto punto di equilibrio tra design e tecnologia come nella migliore tradizione Electrolux Professional, ha conquistato da tempo anche molti alberghi internazionali.

Una proposta particolarmente gettonata nell’attuale fase di emergenza Covid, durante la quale è cresciuto in maniera esponenziale il ricorso all’asporto e al delivery. Gli eleganti Dispenser Electrolux Professional diventano allora la soluzione ideale per soddisfare in tempo reale tutte le richieste nella massima sicurezza, come richiesto da tutte le disposizioni anti-Covid.

Per ulteriori informazioni sulla gamma Electrolux Professional è possibile visitare il sito di Picariello Arredo Design e contattare direttamente la sede di Mercogliano per ordinare il tuo Dispenser preferito.

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Macchine “La San Marco”, inconfondibile piacere espresso

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Il caffè estratto a leva si riconosce subito perché racconta una storia unica, fatta di tradizioni e sapori inconfondibili. La macchina a leva “La San Marco” vuol dire espresso, parola universale per un caffè apprezzato nel mondo per aroma, gusto e cremosità.

Silenziosa, facile e coinvolgente: la macchina “La San Marco” è garanzia di qualità assoluta del prodotto e di performance perfette. Ma sono due gli elementi principali del processo di estrazione che rendono unico il sistema a leva: la temperatura dell’acqua e il profilo di pressione. Due caratteristiche che fanno la differenza e rendono unico e inimitabile l’espresso.

L’acqua viene alimentata direttamente dalla caldaia e, dopo un breve periodo di preinfusione, attraversa a pressione variabile il pannello di caffè, spinta da un pistone controllato da un sistema di leva e molla per estrarre le note aromatiche più nobili e generare una crema persistente, fino al punto di interruzione che viene deciso dal barista esperto.

In tazza arriva così un caffè davvero unico perché, a differenza del sistema di estrazione elettronico, in quello a leva la pressione è delicata all’inizio, con le prime gocce di acqua calda che raggiungono il pannello di caffè durante la fase di pre-infusione, fino a raggiungere il picco di 12/14 bar all’inizio dell’erogazione. Durante l’erogazione scende progressivamente fino a 6 bar e, in fase di allungo, passa da 6 a 0 bar in pochi secondi.

I diversi livelli di pressioni garantiti durante il processo sono il segreto di un espresso dal gusto profondo e avvolgente. Il risultato è sintetizzato da quattro aggettivi che rendono davvero straordinaria l’esperienza del caffè espresso by “La San Marco”. Il primo è cremoso: l’azione combinata tra alta temperatura e pressione elevata crea un processo di emulsione che si traduce in una crema perfetta, densa e vellutata.

L’espresso de “La San Marco” è anche corposo, una caratteristica garantita dalla maggiore concentrazione di particelle di caffè disciolte nell’acqua. Un piacere aromatico (è il terzo aggettivo), in quanto la crema del caffè a leva trattiene più a lungo i profumi dell’estratto. Inconfondibile, infine, la delicatezza del piacere espresso: grazie al drastico calo di pressione in fase finale, si evitano infatti eventuali e sgradevoli note amare della miscela ormai esausta.

Novità

Credito d’imposta maggiorato nella bozza di bilancio: cosa cambia nei prossimi due anni

Transizione 4.0

C’è anche il credito d’imposta maggiorato nella bozza di legge di bilancio per il piano Transizione 4.0, già approvata dal Consiglio dei Ministri. Gli investimenti realizzati dal 16 novembre 2020 potranno, in caso di via libera, già godere, fino al 31 dicembre 2021 (nel 2022 è previsto il ritorno al 40%), di una misura potenziata che arriverà al 50% delle spese sostenute per i beni 4.0. L’incentivo sarà ottenuto in anticipo e potrà essere utilizzato in una unica quota dalle imprese con fatturato fino a 5 milioni di euro. Anche le altre attività potranno utilizzarlo, in 3 quote rispetto alle 5 precedenti. Gli investimenti che non rientrano nel pacchetto Industria 4.0 avranno un contributo del 10%. Dovrebbe aumentare fino al 20% il beneficio fiscale relativo alle attività di ricerca e sviluppo e fino al 15% il credito d’imposta innovazione. Sempre a partire dal 16 novembre, il “nuovo” credito di imposta dovrebbe interessare anche la formazione 4.0, con l’ampliamento dei costi ammissibili.

Nel dettaglio, per quanto riguarda gli investimenti 4.0 effettuati nell’arco temporale 16 novembre 2020-31 dicembre 2021, il credito d’imposta dovrebbe essere riconosciuto nella misura del 50% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 mln di euro. La percentuale scende al 30% per investimenti superiori a 2,5 milioni e fino a 10 milioni di euro. Cala ulteriormente al 10% del costo per la quota di investimenti superiori a 10 milioni e fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.

Per gli investimenti effettuati nel 2022, il credito d’imposta scende al 40 per cento del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro, al 20% per la quota di investimenti superiori a 2,5 milioni fino a 10 milioni di euro e al 10% per la quota di investimenti superiori a 10 milioni e fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.

L’agevolazione non spetta, tra le altre, alle imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, o altra procedura concorsuale.

Sono inclusi nell’ambito di applicazione dell’agevolazione anche gli investimenti in nuovi beni strumentali immateriali.

In riferimento al credito imposta per investimenti ordinari, sale la misura dell’agevolazione per i beni strumentali materiali e immateriali non inclusi negli allegati A e B annessi alla legge 11 dicembre 2016, n. 232, effettuati a decorrere dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2021. Il credito d’imposta spetta nella misura del 10% per gli investimenti fino a un limite di 2 milioni di euro per i beni materiali e fino a un limite di un milione di euro per quelli immateriali. Previsto l’aumento del credito d’imposta al 15% per gli investimenti in beni strumentali, sia materiali sia immateriali, destinati all’organizzazione di forme di lavoro agile effettuati nel medesimo periodo. Anche in questo caso la maggiorazione vale fino a 31 dicembre 20121. Nell bozza si prevede che per i beni strumentali materiali e immateriali non inclusi negli allegati A e B annessi alla legge 11 dicembre 2016, n. 232, effettuati a decorrere dal 1° gennaio 2022, il credito d’imposta spetti nella misura del 6%,.

La bozza di legge di bilancio riduce inoltre a tre le quote annuali di fruizione del contributo. Per i soggetti con un volume di ricavi o compensi inferiori a 5 milioni di euro, è prevista la possibilità di utilizzare il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali materiali, in un’unica quota annuale. Confermato che nel caso in cui l’interconnessione dei beni avvenga in un periodo d’imposta successivo a quello della loro entrata in funzione, le imprese possano iniziare a fruire del credito d’imposta del 10%.

Il credito imposta comprende anche investimenti in ricerca e sviluppo e innovazione tecnologica. Nel primo caso il beneficio fiscale passa dal 12 al 20% con un aumento dell’ammontare massimo di beneficio spettante che passa da 3 a 4 milioni di euro. Aumentato il credito d’imposta per investimenti in innovazione tecnologica e in design e ideazione estetica che passa da un contributo del 6 al 10%. La bozza prevede un aumento dell’ammontare massimo del beneficio spettante da 1,5 a 2 milioni di euro. Anche l’innovazione tecnologica finalizzati alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0 prevede un incremento del credito d’imposta dal 10 al 15% per gli interventi e un aumento dell’ammontare massimo del credito d’imposta spettante da 1,5 a 2 milioni di euro.

In riferimento alla formazione 4.0, sono ammessi all’agevolazione, oltre alle spese di personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione, anche i costi di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione direttamente connessi al progetto di formazione. La bozza apre dunque alle spese di viaggio, ai materiali e alle forniture con attinenza diretta al progetto e all’ammortamento degli strumenti e delle attrezzature per la quota da riferire al loro uso esclusivo per il progetto di formazione. Escluse invece le spese di alloggio, ad eccezione delle spese di alloggio minime necessarie per i partecipanti che sono lavoratori con disabilità. Ammessi anche i costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione, le spese di personale relative ai partecipanti alla formazione e le spese generali indirette.

Innovazione Tecnologica Novità

Ristoranti sempre più sicuri con la nuova gamma di lavastoviglie Electrolux Professional

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Piatti, bicchieri e posate sanificate e disinfettate con la nuova gamma di lavastoviglie di Electrolux Professional. In piena emergenza Covid, la multinazionale propone, per rispondere al meglio alla sempre più diffusa esigenza di sicurezza, la linea “Hygiene&clean”, i cui modelli sono conformi agli standard DIN 10510 o DIN 10512 e raggiungono il livello di disinfezione A0 of 60 come definito dalla norma UNI EN ISO 15883-1, che solitamente si riferisce alle sole applicazioni mediche.

Si tratta dei primi elettrodomestici destinati al settore della ristorazione che disinfettano le stoviglie secondo un processo certificato da UL (Underwriters Laboratories Inc.), organizzazione indipendente di certificazioni di sicurezza.

Il risultato finale è la riduzione di germi e virus dalle stoviglie fino al 99,999%. Un traguardo possibile grazie allo studio e all’implementazione di cicli specifici che prevedono una temperatura di lavaggio superiore a 70°C e una temperatura di risciacquo costante di 90°C. Il sistema è completato dal corretto trattamento dell’acqua e dall’utilizzo di prodotti chimici dedicati messi a disposizione da Electrolux Professional, anch’essi conformi alla normativa ISO 15883-1. Il risultato finale è un livello di igiene e sicurezza ineguagliabile.

L’emergenza sanitaria legata alla pandemia ha spinto, già da diversi mesi, Electrolux Professional ad adottare misure precauzionali per garantire la continuità delle attività dei propri clienti, ad esempio adeguando la pianificazione e gestione delle scorte per ridurre al minimo le interruzioni nella catena di fornitura, incrementando i livelli di stock nei magazzini per assicurare che i prodotti siano sempre pronti per la spedizione e gestendo l’assistenza tecnica da remoto per mantenere al sicuro i clienti e ridurre drasticamente i tempi di inattività dovuti a fermi tecnici.

Una serie di iniziative, alla quale va aggiunta anche la nuova gamma di lavastoviglie progettata e realizzata con l’obiettivo di tutelare e salvaguardare la salute degli operatori del settore e dei loro ospiti. Un alleato fondamentale per i ristoratori per operare in condizione di sicurezza e garantire la massima tranquillità alla clientela.

Digrim Novità

Delivery e asporto, perchè investire nel nuovo business

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Orari di apertura al pubblico ridotti e crescente esigenza di sicurezza: l’emergenza Covid ha cambiato le abitudini di acquisto degli italiani che, a pranzo o a cena, fanno ormai abitualmente ricorso al delivery e all’asporto.

Secondo gli ultimi dati elaborati dalla Camera di Commercio di Milano sarebbero infatti circa 19 milioni gli italiani che si rivolgono all’asporto, per un valore complessivo di oltre 5,5 miliardi di euro. Praticamente un italiano su tre ha di fatto rinunciato ad andare al ristorante e, più in generale, nei locali. Molto meglio, e decisamente più sicuro (oltre che economico), farsi recapitare i piatti preferiti direttamente a casa.

Una tendenza già in atto, ma notevolmente accelerata dall’emergenza pandemia. Se fino a qualche tempo fa era in genere la voglia di sperimentare qualcosa di nuovo, variando magari la propria alimentazione, a sostenere il business del delivery (e dell’asporto), ora è soprattutto l’esigenza di sicurezza a spingere gli italiani ad ordinare a distanza o a recarsi presso i locali solo il tempo strettamente necessariamente a ritirare la cena (o il pranzo).

I numeri, in ogni caso, sono schizzati alle stelle e ristoranti, bar e pasticcerie si stanno rapidamente riorganizzando per non perdere clienti e quote di mercato. Una riconversione che vede impegnati in prima linea anche i ristoranti stellati e di alto livello, attenti, con una proposta di qualità, a restare in contatto con la propria clientela, in attesa di riospitarla ai tavoli.

La pandemia ha riscritto, e non poteva essere diversamente, anche la bibbia dei gourmand. La celeberrima guida Michelin, ad esempio, ha aggiustato il tiro nel tempo del social distancing e dei veti sanitari, cambiando, nella nuova edizione, i suoi criteri di giudizio.

Le attrezzature, di qualità e in grado di gestire in tempi rapidi una crescente mole di ordinazioni (le vendite online offrono la possibilità di essere potenzialmente illimitate, rendendo ancora più semplice la diversificazione e l’aumento dei profitti), faranno, anche in questo caso, la differenza.

Per tenere il passo con l’industria del delivery, i ristoranti devono adottare strumenti e metodologie per automatizzare le vendite online e ripensare il modo in cui le cucine e i locali sono strutturati. Digitalizzazione, sicurezza, accorciamento dei tempi, moltiplicazione delle ordinazioni e riduzione degli sprechi. E non ultima, la crescita di visibilità del locale sui social presso i clienti in target. Insomma un business al quale guardare con grande attenzione e interesse, ben oltre l’attuale emergenza.

Digrim, gruppo di acquisto che opera nel settore degli impianti e delle apparecchiature per le cucine professionali, può essere un buon alleato per trovare le soluzioni giuste e all’avanguardia per gestire al meglio un mercato in tumultuosa espansione.

Una vetrina di ben 150mila prodotti, composta da un centinaio di rivenditori, alla quale aderiscono circa 150 fornitori. Una rete di eccellenze che ha tra i protagonisti anche Picariello Arredo Design, azienda leader nel mercato dell’arredamento di locali pubblici e hotel di lusso.

Digrim L' Intervista

Faietti: Digrim rete d’eccellenza, con noi il top della cucina professionale

Dalle forchette fino agli impianti di aspirazione e trattamento dell’acqua: il mondo delle cucine professionali passa per Digrim, gruppo di acquisto con oltre 40 anni di storia. Una vetrina di ben 150mila prodotti, composta da un centinaio di rivenditori, alla quale aderiscono circa 150 fornitori. Una rete di eccellenze che ha tra i protagonisti anche Picariello Arredo Design, azienda leader nel mercato dell’arredamento di locali pubblici e hotel di lusso. “Lo abbiamo contattato non appena si sono create le condizioni sulla piazza in cui opera, dove era sicuramente il profilo migliore”, precisa Francesco Faietti, direttore marketing di Digrim. “Parliamo di un’azienda solida e di grande affidabilità, caratteristiche alle quali guardiamo con attenzione nella scelta dei nostri partner. Con Picariello si è instaurato da subito un rapporto assolutamente gratificante”. Digrim opera nel settore degli impianti e delle apparecchiature per le cucine professionali dal 1976. “Il nostro gruppo di acquisto è nato dall’intuizione di alcuni amici agenti della Zanussi Grandi Impianti, poi diventata Electrolux. Si sono confrontati e hanno capito che c’era la possibilità di comprare tutti i prodotti complementari in modo centralizzato spuntando notevoli economie. Un’idea innovativa, soprattutto tanti anni fa, quando i gruppi d’acquisto erano davvero pochi”. Oggi come allora, Digrim opera come collettore di proposte di prodotto e di servizio nei confronti dei propri associati: agenti e dealer di grandi impianti. Da semplici economie d’acquisto la sfida oggi si completa e si gioca sui servizi a supporto della vendita.

Come funziona il gruppo di acquisto Digrim?

La nostra organizzazione si basa sull’opportunità data ai singoli soci della cooperativa di completare il pacchetto dell’offerta delle loro case mandanti e/o fornitrici con evidenti benefici in termini di gamma proposta ai loro clienti finali. E’ chiaro che l’aggregazione di questi volumi sui mercati di incetta crea interessanti economie sulle condizioni di fornitura e sui livelli di servizio. Il potere contrattuale del gruppo è chiaramente maggiore rispetto alle singole capacità di acquisizione dei soci.

Quali altri vantaggi hanno i vostri associati?

Sicuramente le semplificazioni dei processi relativi agli acquisti: penso alle selezione, alla contrattazione e alla gestione delle condizioni nel tempo. Un lavoro notevole che gestiamo nell’interesse dei nostri associati che rappresentano il nostro punto di forza, il nostro valore aggiunto.

Come scegliete i vostri associati?

Abbiamo un profilo qualificato che guarda i territori e le loro potenzialità, seguendo sia i rivenditori storici che quelli emergenti. Poi, analizziamo e indaghiamo sulla solidità finanziaria ed economica, così come sulla qualità dei prodotti proposti e dei servizi garantiti, a partire dall’assistenza post-vendita. Sono queste le attività con le quali si fa la differenza.

Qual è il vostro punto di forza, il fattore che fa la differenza rispetto ai tanti competitors?

Prima di tutto la qualità dei nostri partner e dei nostri prodotti. Digrim è inoltre molto visibile sul mercato grazie al suo portale che ha sostituito il catalogo e che ha online circa 150.000 articoli selezionatissimi, che hanno superato test di qualità specifici. I soci si collegano e hanno tutto a portata di mouse. Questo è un notevole punto di forza, perché aiuta il socio ad essere visibile. Da circa tre anni, inoltre, abbiamo lanciato anche la linea KiPro (Professional Kitchen) nata dall’esigenza di capitalizzare ulteriormente la nostra esperienza di campo, esprimendo una curatissima selezione di 150 prodotti di eccellenza, scelti tra aziende italiane con contratti pluriennali e tempi di consegna garantiti. Una vetrina prestigiosissima, uno dei nostri fiori all’occhiello.

Innovazione Tecnologica Novità

Modello 20/20 Leva: design e tecnologia nel segno di La San Marco

Modello 20/20 Leva: design e tecnologia nel segno di La San Marco

Disponibile in 4 versioni, il modello 20/20 Leva di La San Marco assicura un caffè espresso di alta qualità, apprezzatissimo tra i cultori di caffè e baristi professionisti.

La San Marco è il caffè espresso dal 1920. Tradizione e innovazione si fondono perfettamente nelle macchine da caffè, macinadosatori e altre attrezzature professionali per bar a ristoranti firmate dall’azienda di Gradisca d’Isonzo, in provincia di Gorizia, che detiene l’esclusivo brevetto internazionale LEVA CLASS® (Controlled Lever Anti-Shock System).

La macchina, innovativa ed elegante e caratterizzata da una leva dall’estetica accattivante che coniuga bellezza ed ergonomia, presenta come optional tutte le principali novità tecniche dei modelli Leva top di gamma La San Marco, e quindi il Sistema PID, lo scaldatazze elettrico, l’illuminazione LED del piano di lavoro ed in opzione la nuova V-LEVA.

La gestione del livello acqua in caldaia è automatica e la mancanza di acqua è segnalata dal segnalatore di livello elettronico.

Disponibile come accessorio, la nuova lancia vapore “fredda” in acciaio inox, che può essere utilizzata sia con il classico azionamento del vapore a levetta sia con il nuovo sistema di azionamento FTL, rappresenta uno dei componenti più apprezzati dagli operatori.

Stile e tecnologia sono perfettamente in linea con gli standard internazionali di sicurezza: la tecnologia di nuova generazione e il terminale in peek garantiscono l’isolamento termico dell’intera superficie della lancia vapore, evitando qualsiasi rischio di scottatura per il barista, sia durante la montatura del latte sia durante le fasi di pulizia.

Vieni a provarla nel nostro showroom.

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