Bonus raddoppiati per risparmi fino al 95% per le imprese del Sud che investono in nuova tecnologia. Sull’acquisto di beni strumentali, le imprese del Mezzogiorno possono infatti usufruire di un credito di imposta del 45% (utilizzabile in un’unica soluzione, in compensazione immediata) al quale, in caso di beni ricompresi tra quelli di Industria 4.0, si aggiunge un ulteriore credito di imposta del 50%, utilizzabile in compensazione, in tre quote annuali.
Nel primo caso, il Credito di Imposta per Investimenti nel Mezzogiorno, o Bonus Investimenti Sud, è un regime di aiuti che premia le imprese che acquistano macchinari, impianti e attrezzature destinate a strutture produttive nuove o esistenti, garantendo un credito di imposta liquidità immediata mediante compensazione in F24.
L’agevolazione riguarda investimenti, anche mediante sottoscrizione di contratti di leasing, destinati a strutture produttive ubicate nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia che rientrano nelle seguenti categorie: creazione di un nuovo stabilimento; ampliamento della capacità produttiva di uno stabilimento esistente; diversificazione della produzione di uno stabilimento esistente per ottenere prodotti nuovi e mai fabbricati; cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente.
Se, come detto, il macchinario acquistato rientra tra quelli 4.0, si cumula un ulteriore credito di imposta del 50%, utilizzabile in compensazione, in tre quote annuali. Il risparmio complessivo può quindi arrivare fino al 95%.
Il credito d’imposta è riconosciuto a tutte le imprese (escluse quelle in stato di crisi o destinatarie di sanzioni interdittive) che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio nazionale a decorrere dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2022, ovvero entro il 30 giugno 2023.
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